DIAFRAMMA, STATI D’ANSIA E ARRAMPICATA
Aprile 26, 2021⚜️Il diaframma toracico è un muscolo impari, cupuliforme e laminare che separa la cavità toracica da quella addominale. È una lamina muscolo-tendinea avente la forma di una cupola la cui convessità è rivolta superiormente verso il torace e la cui concavità è rivolta inferiormente verso l’addome. Esso è formato da un ampio tendine centrale detto centro frenico dal quale originano i fasci carnosi del muscolo che si inseriscono sullo sterno, sulle coste e sulle vertebre lombari.
⚜️Nel diaframma sono presenti varie aperture che danno passaggio a vasi, nervi ed altre strutture che dalla cavità toracica si portano a quella addominale, e viceversa, mettendoli, quindi, in relazione con il diaframma stesso e la sua contrattilità.
Tali aperture sono:
- Il forame della vena cava, che è attraversato dalla vena cava e da alcuni rami del nervo frenico
- Il forame esofageo, attraversato dall’esofago, dalle arterie esofagee e dal tronco vagale anteriore e posteriore.
- Il forame aortico, che è attraversato dall’aorta e dal dotto toracico
- I forami minori del pilastro destro
- I forami minori del pilastro sinistro
- L’arcata dello psoas, che è attraversata dal muscolo grande psoas e dal tronco del simpatico
- L’arcata del quadrato dei lombi
- I forami del Morgagni
🖇È il più importante muscolo respiratorio, se smettesse di funzionare, moriremmo soffocati. La sua contrazione, che ha l’effetto di abbassare la cupola diaframmatica, determina, assieme all’elevazione del torace operata dai muscoli inspiratori, l’espansione della cavità toracica e dei polmoni necessaria al richiamo d’aria nelle vie aeree durante l’inspirazione.
La contrazione del diaframma determina inoltre, assieme ai muscoli addominali e al diaframma pelvico, un aumento di pressione nella cavità addominale necessaria alla minzione, alla defecazione e al vomito. Questa funzione è inoltre fondamentale per la gestante durante il parto
🖇Quando un fisioterapista parla di diaframma “bloccato”, non intende una vera e propria assenza di movimento, ma di situazioni di scarsa funzionalità ed mobilità.
Se il diaframma inizia a non funzionare bene, coinvolgerà inevitabilmente anche le strutture vertebrali ed i visceri ad esso collegati, non foss’altro per localizzazione anatomica
Per quali motivi il diaframma può iniziare a non funzionare bene❔
- Cause “nervose”: la respirazione è in assoluto la prima “vittima” degli stati di ansia e stress; maggiore è lo stato di stress, più la respirazione si fa veloce e superficiale. Il diaframma risente tantissimo di questa situazione, dato che è il muscolo deputato al #controllo e alla normalizzazione del respiro.
- Cause “meccaniche”: una buona fetta di popolazione passa la propria giornata in posizione seduta , spesso accartocciata in avanti
Cosa possiamo fare in presenza di una eccessiva tensione e contrattura diaframmatica❓
Semplice, allenare il diaframma❕
I benefici che si possono avere da un buon “allenamento diaframmatico” sono davvero tanti:
- ridurre gli stati di ansia e stress
- aumentare l’energia generale
- migliorare la postura e la quantità di tensione muscolare che accumuliamo
- avere effetti importanti sul sistema metabolico e digestivo
📍Arrampicando, sia per lo sforzo muscolare che per le implicazioni psicologiche legate alla #verticalità e al vuoto in cui andiamo a muoverci, la respirazione e il controllo di essa, giocano un ruolo principale nello svolgimento dell’atto e del gesto motorio
⚠️ Come dimostrano recenti studi il collegamento fra il diaframma e il sistema nervoso centrale fa sì che esso sia uno dei muscoli a poter dare sintomi ansiosi, anche quando la persona è tranquilla
⚠️ Attraverso una controllata e corretta respirazione e il mantenimento della calma fisica e mentale, andremo ad esercitare il diaframma, proprio mentre arrampichiamo
📍Inoltre l’ arrampicata è un esercizio molto utile anche in termini di miglioramento posturale e della flessibilità, che andranno ad inficiare positivamente il nostro benessere generale: infatti l’aperture obbligata dell’articolazione delle anche durante la progressione su terreno verticale, andrà a stimolare il muscolo psoas, anch’esso strettamente connesso alla colonna vertebrale e agli stati ansiogeni da contrattura dei muscoli posturali
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